Domenica 13 dicembre si è svolto il pranzo degli auguri dell’Associazione Auto moto storiche Alto Piemonte di Biella, con la premiazione del trofeo “Giovanni Bracco”.
“E’ un piacere ritrovarci così numerosi – ha detto il presidente del sodalizio Silvio Ubertino, con Antonio Recco, sempre membro del direttivo -. L’anno appena trascorso per il nostro club è stato importante e impegnativo. Abbiamo organizzato il 50° anniversario della Occhieppo – Graglia e l’Interclub Piemonte. Entrambe le manifestazioni sono andate più che bene e di questo dobbiamo ringraziare i tanti collaboratori che ci hanno dato una mano”. E’ stata poi donata la tessera di socio onorario ad Aldo Brovarone, l’ex designer Pininfarina presente al pranzo, il quale a sua volta ha regalato al Club un quadro da lui realizzato. “Sono molto grato alle Associazioni come Amsap che sanno mantenere vivo l’interesse per le auto storiche – ha commentato lo stilista -. Nel corso della mia attività lavorativa ho soltanto fatto il mio dovere, eppure adesso mi trovo a godere di tante onorificenze. I miei disegni vengono celebrati. Vi ringrazio tutti. Per il Biellese però ho un sogno. Spesso mi capita di partecipare ai concorsi di eleganza per auto d’epoca in giro per l’Italia, come giudice. Noi, a Biella, abbiamo la bellissima villa Malpenga che non ha nulla da invidiare ad altre ambientazioni. Io, prima di andarmene, vorrei vedere un raduno anche nel nostro parco”. Al termine dell’intervento ha preso la parola Cesare Brovarone, il nipote di Aldo, presidente della scuderia “Giovanni Bracco”, presentandone il campionato di regolarità. “Quest’anno abbiamo organizzato la sesta edizione del trofeo e dei venticinque soci, ne abbiamo contati tredici in classifica – ha spiegato -. Nelle prime posizioni, a partire dal terzo posto, premiamo Piergiorgio Bertuolo con Marco Flecchia, al secondo posto Luigi Vigna con il figlio Filippo e al primo Lorenzo Corniati”. Alla giornata hanno partecipato una settantina di soci con le loro famiglie. Il convivio si è svolto al ristorante Villa Carla di Biella.
Anna Arietti